Fra omaggio e parodia
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Che il linguaggio poetico della tradizione petrarchesca fosse una delle componenti di maggior peso della lingua del Furioso era noto. Questo libro viene ora a documentare con una ricerca sui testi rigorosa e ricca di risultati, quanto sia stato profondo e capillare l’influsso esercitato sul poema dallo stesso Tetrarca, dal Canzoniere e dai Trionfi. Non solo: dal lavoro appare chiaro in quanti e quali modi Ariosto abbia giostrato con l’universo linguistico e con l’immaginario poetico del Tetrarca: L’analisi li identifica e li descrive compiutamente: dalle semplici riprese lessicali e da quelle, già meno neutre, di motivi tematici e situazionali, sino all’”omaggio” allusivo e, più oltre ancora, alla “parodia” e allo smontaggio ironico del testo petrarchesco. Il procedimento tassonomico e l’esame ravvicinato dei materiali sono, per l’Autrice, i mezzi necessari per individuare le linee di fondo dell’atteggiamento di Ariosto nei confronti del Petrarca E dell’intera tradizione, non solo volgare. Per questo, la ricerca su un Ariosto che guarda al passato, tiene presente e fa costantemente interagire lo sfondo “moderno” sul quale il poeta modella il proprio rapporto con i classici. Ne esce il ritratto di un Ariosto virtuosisticamente letterato, ma anche, attraverso la letteratura, acuto critico delle convenzioni culturali. |
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