Viaggiatori stranieri a Pisa dal '500 al '900
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€ 45,00
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E' una raccolta di testimonianze, stese nel corso di alcuni secoli (dal Cinquecento al Novecento) da visitatori provenienti da diversi paesi d'Europa e D'America (Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Belgio, Russia, Stati Uniti). La lunga rassegna (circa cento voci) si apre con le famose pagine del diario pisano di Montaigne, vergate in un italiano tanto colorito quanto approssimativo, e si chiude con alcune notazioni rapide e suggestive del poeta inglese Stephen Spender. Varia è la tipologia dei viggiatori: dal nobile che compie il suo grand tour allo studioso di storia dell'arte, dal letterato al diplomatico, dal naturalista al filosofo. Vari sono anche i generi di scrittura: dagli ordinati resoconti allestiti per i propri connazionali (antecedenti delle future "guide" turistiche) alle rumorose lettere agli amici, dalle pagine di diario agli appunti di taccuino, sino ai veri e propri testo poetici (Shelley, Wordsworth, Melville, Gumilev, Pound), considerati in questa raccolta alla stregua delle altre testimonianze. la realtà monumanetale, urbanistica, paesistica di Pisa sfila così in questo libro, riflessa dal prisma di tante personalità diverse per natura, per cultura, per geografia. Il fascino di queste pagine nasce appunto dalla varietà dei punti di vista che si susseguono intorno ai medesimi oggetti (la piazza dei miracoli, i Lungarni, le Piaggie, San Rossore), restituendoceli identici, ma sempre nuovi. Si aggiunga, per i pisani più avvertiti, il piacere sottile di scoprire o riscoprire qua e là, nei resoconti dei visitatori più antichi, aspetti di una realtà urbana ormai tramontata (i canali navigabili, i cammelli di san Rossore, le carrozze alle Piagge, la leopolda, il trenino, il tram....)
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