Fontane e la critica teatrale
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Fontane, Il “Theater Fremdling”, l’intruso nel mondo del teatro, fu dall’età di 50 anni e per ben venti critico teatrale della “Vossische Zeitung” giornale liberale ricco di tradizione, seguendo da vicino la vita di berlino e in particolare quella del “Konig-liches Schaupielhaus”. Per quanto obbligate a un taglio giornalistico e a un ritmo di routine queste prose critiche sono tuttavia ricche di motivi che consentono di entrare nel vivo e nei segreti dell’arte di Fontane. Occorre prima di tutto tener presente il periodo di questa attività che va dalla “Grunderzeit” al ritiro di Bismark e che fu così denso di avvenimenti storici e culturali. D’altra parte esso corrisponde alla fase di maturazione artistica di Fontane e della sua seppure tarda definitiva metamorfosi dal giornalista al romanziere. La critica teatrale si offre così come il terreno più adatto per studiare lo sfondo storico politico di quegli anni e soprattutto i rapporti fra la critica e la sua opera letteraria. Questa ricerca si propone di seguire la parabola non soltanto diacronica delle ragioni e dell’interesse critico di Fontane per i vari autori e i generi del teatro europeo tenendo conto sia della sua collaborazione etico-politica nei confronti della Prussica reale e di quella ideale a cui era legato, sia delle istanze estetiche di Fontane scrittore |
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