Il binocolo rovesciato

Lasciandosi alle spalle quasi mezzo secolo di scritti giuridici, Antonio Cristiani recide, con questo libretto, anche gli ultimi legami che lo tenevano avvinto alle lunghe esperienze di avvocato penalista e di professore di proceduta penale. Nei pensieri in libertà raccolti in queste pagine si rivedono immagini, personaggi, luci ed ombre che hanno accompagnato la generazione degli anni ’30, in giorni sereni ed in ore angosciose, rievocati sempre con linguaggio disincantato e spesso con un sorriso. Il limite autobiografico vi è costantemente evitato nella ricerca di ricordi comuni a chi si vide in gran parte bruciata la giovinezza dalla tragedia della guerra e ha dovuto poi adattarsi a una metamorfosi dei costumi e del modo di sentire più sopportata che condivisa. Una serie di momenti magici nei quali il serio e il faceto riescono a convivere, e spesso, si fondono con inattesa armonia, come in certe felici contraddizioni della vita.