Il Duomo di Pisa e l'architettura romanica toscana delle origini
|
€ 25,82
EUR
Spedito in 5 giorni
|
Descrizione Inserisci un commento |
Il Duomo di Pisa è un edificio di bellezza così straordinaria che l'atteggiamento della critica nei suoi riguardi è sempre stato in qualche modo diffidente, quasi di rifiuto verso un fenomeno che per il fatto di non essere riconducibile entro gli stilemi che quella stessa critica aveva astrattamente fissati, si sottraeva al sistema teorizzato dell'architettura romanica riconducendosi a una sorta di evento anomalo dove non era rintracciabile un disegno coordinato, al prodotto stratificato di circostanze casuali, di interventi a volta a volta dettati da necessità pratiche e contingenti. Il Duomo venne quindi configurandosi come una specie di miracolo irrazionale e fortuito, senza radici e in sostanza senza storia: un bellissimo involucro nelle pieghe del quale la critica si sentì chiamata a scoprire i necessari difetti occulti. Come accade molto spesso, se il giudizio su un'architettura viene compromesso una volta, esso sembra destinato a permanere e aggravarsi. L'A. dimostra invece come la realtà dei fatti indichi l'unità concettuale e temporale di questa opera e insieme dell'ambiente urbanistico dove è sorta - la piazza - così perfettamente tagliato in percorsi, in volumi, in una misura rifuggente dalla dimensione spettacolare rimanendo umana e poetica. La ricerca di questa unità ha condotto l'A. a dirigere la sua indagine sulla sostanza architettonica del Duomo, e quindi su coloro che l'hanno attuata nel tempo tenendo fede al principio informatore di una visione pienamente coerente in se stessa e con la scelta delle forme che le era ormai necessaria. Altri aspetti descrittivi che pure sono parte della storia dell'edificio sono stati trascurati in vista di un più approfondito scavo nel momento dell'ideazione e dell'impostazione iniziale. Di qui l'allargarsi geografico dell'indagine ai precedenti specialemnye locali, sardi e medio orientali dell'architettura del Duomo pisano. Questo studio, cominciato nel 1955 con le ricerche sulla cupola della cattedrale (di cui l'A. fece il restauro) e successivamente sulla facciata, ha poi visto la luce con una larga messe di esperienze direttamente acquisite in una ripetuta serie di viaggi e con una visione dei problemi della storia architettonica non sentita regionalemnte ma appoggiata su una larga e fondata valutazione, che rifugge dalle rapide sintesi, e crede soltanto, entro il più vasto ambito, nella ricerca puntualizzata, problema per problema, edificio per edificio. |
Prima di essere pubblicato, dovrà essere approvato dalla redazione.