Morante Elsa. Italiana.Di professione, poeta
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Questo libro sottopone ad attenta verifica il presunto autobiografismo di Elsa Morante, tanto spesso evocato dalla critica da risultare quasi un luogo comune. A tale scopo l’Autore procede a un analisi dettagliata dei testi, da l’Isola di Arturo a Menzogna e sortilegio, da Alibi a Il mondo salvato dai ragazzini. L’esame delle opere, pur correlato alla serie aleatoria e incerta degli egli eventi biografici, è sistematicamente privilegiato. Ciò consente di ricostruire con puntualità il percorso speculativo e artistico della scrittrice negli anni tra il 1948 e il 1968. Risulta così delineata con ricchezza di particolari la progressiva articolazione di quel progetto, dapprima solo autoriale e poi studiatamente editoriale, con il quale Elsa morante finì per identificarsi: “Io sono tutta nei miei libri”. Il percorso analitico dell’indagine trova appoggio, oltre che noi testi editi e noti, in un’apprezzabile quantità di materiale inedito e raro, che il libro offre al lettore insieme a una vasta bibliografia ragionata.Le conclusioni a cui giunge l’autore si oppongono drasticamente al consueto fraintendimento da cui deriva l’immagine vulgata della romanziera quale vittima di un irrisolto complesso narcisistico. Sintonizzata sulla lunghezza d’onda di un grande dibattito culturale, che coinvolge i maggiori pensatori europei (marx e Freud, Lukàcs e Sartre, ma pure Schopenhauer, Kierkegaard, Jaspers, Abbagnano e Pareyson, è soprattutto Nietzsche e Heldegger, sino a Ricoeur e a Gadamer), l’opera di Elsa Morante viene interpretata alla luce dell’analitica esistenziale; e finalmente si rivela coma l’espressione meditata e consapevole di un difficile itinerario che nel rifiuto di ogni personalismo si apre a una dimensione ultraindividuale. |
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